LA SCOPERTA DEI TALENTI RICOMINCIA

 

Gentili lettori riprende con il nuovo anno anche la rubrica dedicata ai giovani calciatori da me visionati su campi di calcio ( dalla Lega Pro sino a scendere al campionato di Eccellenza) e debbo confessare di aver avuto molte soddisfazioni proprio da questi miei scritti che pongono alla ribalta dei riflettori atleti spesso sconosciuti anche agli addetti ai lavori.

Ma questo è il bello del mio lavoro di dirigente sportivo.

Le gratificazioni poi aumentano quando si riesce a lanciare un ragazzo da tutti dimenticato, anche dai presunti santoni e filosofi del calcio, che, poco tempo, dopo diviene professionista ad alto livello come è successo a Victor (http://www.bergamosportnews.it/content/view/359/2/ ).

È, infatti, antipatico sentirsi dire proprio da certa gente, magari nel calcio da molti anni, che ha poco da imparare da un professionista, seppur giovane, solo perchè si sente minacciata da una gestione differente (e trasparente ) delle risorse finalizzata solo all’interesse della società.

Ed allora, in un primo momento, ingoi il boccone amaro salvo poi toglierti qualche sassolino dalle scarpe quando, proprio quel giocatore in cui credevi e altri no, pochi mesi dopo, viene posto sotto contratto da una società di Serie B.

Ed allora poi sono tutti bravi a dirti che avevi ragione e che sei bravo.

Proprio a fronte di tutto ciò, in settimana, un paio di Presidenti mi hanno chiesto suggerimenti per rafforzare le loro compagni militanti nel campionato di Serie D, incuriositi dalle mie scoperte, ma soprattutto dai costi decisamente bassi di questi giocatori rispetto alla qualità che possono mettere in campo che, per l’Interregionale, è sicuramente di altissimo livello.

Il riferimento è ovviamente ai calciatori che i miei collaboratori seguono settimanalmente in Svizzera od in Ungheria ( ad esempio Da Silva Santana, oggi in Serie A Ungherese nel Kaposvar, dopo esser passato per Cologno al Serio sotto la mia gestione http://www.bergamosportnews.it/content/view/353/2/ ) e, per i quali, il trasferimento in Italia rappresenterebbe, comunque, il coronamento di un sogno anche nel campionato di Lega Pro o addirittura di Serie D.

Per questa settimana, invece, vorrei parlare di giovani Italiani che troverebbero tranquillamente spazio in una mia ipotetica rosa di giocatori con cui allestire una squadra ( ad alto livello), parlo ovviamente di proposte mirate alla Serie D e alla Lega Pro.

Segnalerò, pertanto, tre giocatori: un portiere, Alberto Pea classe 1990, un difensore, Andrea Grendele classe 1987 e un attaccante, Marco Petresini classe 1987.


ALBERTO PEA (Nella foto sopra)

Alberto Pea è nato il 19.01.1990, alto 1,90 cm per 85 kg di peso è portiere cresciuto nelle giovanili del Salò dove rimaneva sino all’età di 14 anni per poi passare al Lumezzane Calcio.

Già all’età di 16 anni entrava nel giro della prima squadra al punto di guadagnarsi la fiducia dell’allora allenatore, mister D’Astoli, il quale gli concedeva spazio in alcune amichevoli tra cui la classica Lumezzane- Chievo Verona dove il giovane lasciava intravedere le indubbie qualità di cui è dotato.

Dopo poche apparizioni nella formazione Berretti del Lumezzane, all’età di 17 anni, entrava definitivamente nel giro della prima squadra ottenendo, sino all’anno scorso, una ventina di convocazioni tra serie C2 e C1.

Personalmente lo ricordo nello scorso campionato in panchina all’ultima giornata di campionato nel corso di Lumezzane- Monza.

La necessità comunque di fare esperienza la scorsa estate rendeva appetibili le offerte della Colognese, in Serie D, ove rimaneva sino a dicembre del campionato in corso per poi rientrare alla società proprietaria del cartellino, appunto il Lumezzane.

Alberto è un portiere molto abile tra i pali dotato di un ottima struttura fisica che gli consente di aver comunque una buona reattività e prontezza di riflessi.

Molto concreto negli interventi, Pea è giocatore che trasmette molta sicurezza alla difesa poiché molto sicuro nelle uscite in presa alta e nei rinvii di piede per liberare l’area di rigore.

Destro di piede in molte occasioni può costituire un ottimo punto di riferimento per i compagni di squadra nei disimpegni verso l’estremo difensore.

Alberto, inoltre è ragazzo molto serio, preciso ed impegnato, insomma un professionista vero.

Credo, infatti, che l’ambiente dei dilettanti sia limitativo per questo giocatore che, sino alla scorsa stagione, seppur in panchina, frequentava gli stadi piu’ importanti della Lega Pro Prima Divisione.

Quanto a futuribilità ritengo, nell’immediato, possibile un suo inserimento l’inserimento in una compagine dei Lega Pro Seconda Divisione giusto per maturare esperienze costruttive come primo portiere.

Infine sono convinto che nel futuro a media- lunga scadenza lo potremo vedere stabilmente nei campionati professionistici.

Elemento su cui investire e credere.

ANDREA GRENDELE (nella foto)

Andrea Grendele è nato il 23.04.1987, alto 180 cm per 72 kg, difensore, iniziava calcisticamente all’età di 6 anni nella US Casati Arcore per poi passare nella stagione 1999/2000 al settore giovanile del Monza.

Nella formazione Brinazola cresceva militando in tutte le formazioni giovanili, dagli esordienti alla formazione Berretti, sino alla stagione 2004/2005, anno in cui raggiungeva le fasi finali della manifestazione nazionale.

Nella stagione 2005/2006 collezionava 18 presenze in serie D con l’Olginatese al primo anno di militanza nella categoria nazionale.

Nel corso del campionato 2006/2007, sempre nelle fila dell’ Olginatese, scendeva in capo per 33 volte mettendo a segno anche 4 reti.

Il 2006/2007 era un campionato importante per Andrea che si aggiudicava anche il premio come miglior giovane della provincia di Lecco.

Rimaneva nella formazione lecchese per altri due campionati, il 2007/2008 con 32 presenze e 4 goal, e il 2008/2009 con 24 presenze e una rete.

Nella stagione sportiva in corso difende i colori della Colognese sempre in serie D.

Proprietario del proprio cartellino, Andrea Grendele prima di tutto è un professionista di altissimo livello, molto serio ed impegnato negli allenamenti ed è il classico atleta che qualsiasi allenatore vorrebbe alle proprie dipendenze.

Mai un mugugno, mai una polemica, educato e sorridente, accetta le scelte dell’allenatore nel bene e nel male dimostrando grandissima maturità.

Il primo ad entrare in capo per allenarsi e l’ultimo ad allontanarsene.

A ciò si aggiunge ovviamente il fatto che Andrea sia un ottimo giocatore.

Il ruolo in cui gioca è quello di difensore centrale dove rende al massimo ma, per esigenze tattiche, può ricoprire anche quello di difensore esterno giocando sia a destra che a sinistra.

Un jolly difensivo insomma, prezioso per ogni allenatore.

Destro di piede è dotato di una buona struttura fisica e una ottima elevazione che lo vede esser padrone dell’area di rigore.

In marcatura sull’uomo non concede spazio all’avversario facendogli sempre sentire il fiato sul collo ed essendo, comunque, sempre “pulito” negli interventi.

Gioca molto d’anticipo sugli attaccanti perchè dotato anche di buona velocità e reattività.

Mi stupisco che non faccia parte della rosa di una squadra di Lega Pro di Seconda Divisone.

In serie D è, nonostante la giovane èta, molto esperto ed affidabile per una squadra che punta a vincere ma, francamente, il prossimo anno vorrei vederlo altrove ….nelle categorie superiori ovviamente.

Elemento da valorizzare.

MARCO PETRESINI (nella foto)

Marco Petresini, classe 1987, è una punta centrale dotata di una struttura fisica impressionante, destro di piede, è altro 1,89 per circa 78 kg.

Sto per parlare di un Bomber degno di questo nome, quindi attenzione a tutti!

Marco Petresini iniziava a tirare i primi calci al pallone nell’Alzano Virescit dove giocava per due stagioni negli esordienti e nei giovanissimi.

Nella stagione successiva dopo aver segnato valanghe di goal approdava al Milan dove militava negli allievi Regionali, prima, e Nazionali successivamente, per poi giocare due stagioni con la squadra Primavera rossonera.

Evito di fare l’elenco di presenze e goal perchè rischierebbe di diventare una noiosa elencazione di numeri, ciò che rileva, in questa sede, è solo di evidenziare il grande senso del goal di cui è dotato questo ragazzone della bassa bergamasca.

Dopo la Primavera con il Milan passava, nella stagione 2005/2006, al Chievo Verona in serie A dove a causa della giovane età non trovava spazio e, quindi nella stagione successiva, 2006/2007 scendeva di categoria, alla Pro Sesto, dove giocava, data la ancora giovane età, in Primavera mettendo a segno 12 goal in 15 partite.

Esordiva in C1 collezionando tre presenze.

Nella stagione 2007/2008 giocava nel Pavia in C2 dove collezionava 21 presenze in prima squadra.

Nel campionato successivo, 2008/2009, passava alla Sanbonifacese sempre in serie C2.

Dal campionato in corso gioca nella Castellana in serie D dove, sino ad ora, sta facendo letteralmente la differenza per salvare la società mantovana dalla retrocessione.

Quattro i goal segnati sino ad ora.

Marco è un giocatore sul quale punterei ad occhi chiusi.

Mi è capitato di vederlo in Pisa- Castellana dove, in una arena Garibaldi gremita, ha letteralmente fatto reparto da solo segnando il goal del vantaggio del mantovani che, comunque, nella ripresa subivano la rimonta dei toscani.

Petresini è giocatore da categorie professionistiche.

Gran fisico, buona velocità di base, gioca molto bene spalle alla porta creando spazi importanti per i compagni di reparto.

È il classico centro avanti boa in grado di fare reparto da solo.

Marco è comunque molto efficace poiché nel corpo a corpo con i difensori ha sempre la meglio e poi è dotato di un colpo di testa degno dei migliori bomber.

Io credo che supportato da una squadra anche solo discreta possa segnare veramente quantità industriali di reti nei campionati professionistici di Lega Pro.

Concludendo su Petresini ritengo il giocatore un vero spreco per la D e penso che la sua dimensione attuale sia quella della Lega Pro per fare una vera esperienza di calcio.

Giudizio: Bomber vero, ragazzo da valorizzare sicuramente.

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