TALENTI DA SCOPRIRE SOTTO L’ALBERO DI NATALE

Gentili lettori siamo arrivati a ridosso del 24 dicembre, pertanto, colgo l’occasione per porgere a tutti i miei auguri di Buon Natale e felice anno nuovo. Per l’occasione parlerò di attaccanti. Due in particolare che entrambi sono stati miei giocatori: Victor Irineu da Souza, Brasiliano passaporto italiano classe 1989 e Matteo Comandini classe 1990. Bomber veri. Sono sicuro che gli addetti ai lavori apprezzeranno le mie segnalazioni in vista dell’apertura del mercato dei professionisti oppure per la prossima stagione. Il mondo è pieno di talenti e di ottimi giocatori anche da proporre nella massima serie, il punto è scoprirli… Qui comincia l’opera di un buon dirigente.

VICTOR IRINEU DA SOUZA. (nella foto sopra)

Nato a Belo Horizonte il 3.04.1989, mancino, 189 cm per 86kg.

Passaporto Italiano.

Gran fisico, un corazziere.

Sto per parlare di un centroavanti degno di questo nome e di cui sentiremo parlare poiché è giocatore vero.

Ricorda Amauri dei tempi del Chievo e del Palermo.

Tecnico, veloce, aggressivo, deciso nei contrasti e freddo sotto porta.

Inizia a tirare i primi calci al pallone nella formazione brasiliana del Goias Esporte Club dove rimane sino al 2006.

Nel mese di luglio 2007 viene tesserato dal Monza dove con la formazione Primavera totalizza 19 presenze complessive tra coppa Italia e Campionato mettendo a segno ben 11 reti.

Lo score impressionante di questo ragazzone capta l’attenzione dei club di A e B ed, infatti, a gennaio 2008 si trasferisce al Pescara dove con la Primavera totalizza 11 presenze e 5 goal.

Esordisce anche in B.

Nell’estate 2008 si trasferisce al Lecce dove nel corso del campionato 2008/2009 totalizza con la Primavera 21 presenze e 12 gaol.

Nel momento dell’ascesa, tuttavia, il giovane torna in Bresile per stare vicino alla madre che all’epoca si trovava in gravi condizioni di salute a causa di un tumore al cervello.

Non ci pensa un attimo Victor: risolve il contratto con il Lecce e vola dalla madre.

Prima di tutto la famiglia.

Passano i mesi, la madre di Victor si riprende ma il treno per il calcio Italiano sembra definitivamente perso fino a quando l’occasione gli viene fornita dalla Colognese, serie D, all’epoca io ero Direttore Tecnico.

Serviva un attaccante da 20 goal a campionato per sostituire il bomber Salandra che se ne era andato al Pontisola in serie D ed allora con il presidente Diego Foresti si decise di scommettere su Victor che conoscevamo bene per esser passato da Monza.

Detto fatto.

Foresti chiama Dimas, il suo procuratore, il quale avvisa che il Bomber è fuori forma perchè sono mesi che non gioca e si allena da solo per via del problema di cui si è detto in precedenza.

Affare concluso, decidiamo di puntare su Victor.

Conosciamo bene le sue qualità.

I termini dell’accordo erano i seguenti ovvero soldi pochissimi, il necessario per vivere dignitosamente, vitto, alloggio e una scommessa: 40 giorni tornare in forma altrimenti sarebbe tornato in Brasile a spese proprie.

Victor arriva a Ottobre a Cologno al Serio tra lo scetticismo generale, non il mio ovviamente che con Foresti lo avevo fortemente voluto, e comincia con grande impegno ad allenarsi per tornare ad esser quello che conoscevamo.

In poco torna in forma e comincia a fare vedere le proprie doti a tutti.

Un vero bomber, come non se ne vedono sui campi della D ma anche Lega Pro.

Un combattente, cattivo (sportivamente parlando) con i difensori, generoso in campo, grazie alla stazza imponente accetta il corpo a corpo con gli avversari che hanno sempre la peggio.

Fa reparto da solo, protegge molto bene la palla, calcia solo con il sinistro e quando lo fa scaglia la palla con una violenza tale da far rischiare l’incolumità a chi si dovesse trovare sulla sua traiettoria traiettoria.

Gioca ovviamente come punta centrale dove rende al massimo grazie alla importante struttura fisica.

Giocatore da serie A.

Un lusso per la serie D ( in questo dopo tutto si manifesta l’intuito e la bravura di un dirigente) ed infatti dopo poco tempo giungeva l’occasione per sostenere un provino al Frosinone che, ovviamente, lo metteva sotto contratto.

Oggi è aggregato alla prima squadra ciociara e il prossimo anno (intendo tra qualche giorno) lo vederemo in serie B.

Peccato perchè un giocatore del genere avrebbe fatto comodo sia ad Atalanta che AlbinoLeffe ma ovviamente per scoprire i talenti bisogna andare a cercali anche dove non ti aspetti …………..forse Cologno al Serio era troppo lontano…….

MATTEO COMANDINI (nella foto)

Nato a Latina il 24/06/1990 180 cm per 81 kg

Inizia a giocare a calcio dopo una breve esperienza nel basket nella stagione agonistica 2003- 2004, nel SERMONETA CALCIO dove vi rimane sino alla stagione 2005/2006 realizzando 94 goal giocando come centrocampista.

Nella stagione successiva 2006-2007 attira l’attenzione del FROSINONE CALCIO dove, mister Cerri, lo trasforma in centravanti.

Nel corso di quella stagione disputa il campionato Allievi Nazionali con la squadra laziale realizzando 22 goal e risultando il capocannoniere di tutti i gironi d’Italia

Nella stessa stagione agonistica risulta essere il capocannoniere del Torneo “ M. SCOPIGNO ” di Rieti realizzando 8 reti, di cui 2 in semifinale contro l’Aiax.

Nel corso del campionato 2007-2008 gioca con la Primavera del FROSINONE CALCIO ma una pubalgia lo tiene fermo per 6 mesi, a Gennaio viene girato in prestito al FERENTINO CALCIO società di serie D dove gioca nel Campionato Juniores Nazionale realizzando 10 reti e confezionando 5 presenze in prima squadra.

Nel 2008-2009, ancora in prestito al FERENTNO CALCIO, gioca nel Campionato Juniores Nazionale realizzando 10 reti e confezionando 7 presenze in serie D.

Nella stagione in corso milita nella COLOGNESE CALCIO formazione di serie D dove gioca nel Campionato Juniores Nazionale realizzando 6 reti e confezionando 1 presenza in prima squadra.

Attualmente svincolato.

Matteo è un attaccante dotato di ottimo fisico, buona velocità di base ma la sua caratteristica principale è la facilità di calciare in porta con violenza da qualsiasi posizione. Calcia di destro naturalmente ma anche con il sinistro riesce a mostrare buona tecnica di base. Gioca come prima punta, lo vedrei bene affiancato da una seconda punta agile e scattante per la quale può creare spazi in cui inserirsi, svolge molto bene anche compiti di copertura, è attaccante sul quale bisogna aver la forza e il coraggio di puntare per un campionato di serie D per consentigli di completare la maturazione interrotta con il grave infortunio patito che, allo stato, ne ha rallentato la crescita.

Oggi è pronto per giocare e fare bene. Trattasi di ottimo investimento poiché ha uno spiccato senso del goal.

Quanto alla futuribilità credo che la Lega Pro possa diventare un obiettivo per questo giocatore che, sino dalle categorie giovanili, ha dimostrato una notevole confidenza con il goal.

Certo….. bisogna avere il coraggio di puntare sui giovani.

Tutti lo dicono ma in pochi poi lo fanno.

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