Voglia di salita, Gimondi ne ha per tutti i gusti

LeSalite

(foto Zanga)

Felice ha preparato un vademecum per i partecipanti alla 21a Granfondo Gimondi Bianchi sulle principali difficoltà che li attendono: “Occhio alla Forcella di Berbenno”

Con il suo epilogo al cardiopalma e la vittoria di Michal Kwiatkowski, la 108esima Milano-Sanremo ha dato il “la” alla stagione delle Classiche Monumento. Il migliore spot possibile per il ciclismo, con Peter Sagan campione del mondo ad un passo dal successo che 43 anni fa proprio Felice Gimondi in maglia iridata colse sul traguardo di Sanremo, il 18 marzo 1974. Uno spettacolo di agonismo e di emozioni che certamente avrà ispirato molti dei partecipanti alla prossima Granfondo Internazionale Felice Gimondi Bianchi, in programma il prossimo 7 maggio a Bergamo, sede di partenza e arrivo dell’evento.

Battezzata “Tutto il rosa di Felice Gimondi” e ispirata alle imprese di Felice sulle strade del Giro d’Italia – 14 partecipazioni totali, 9 podi, 3 successi finali – offrirà infatti ai suoi ospiti salite impegnative ma anche stuzzicanti per quanti vogliano regalarsi una giornata da protagonisti. Non è solo per loro, però, che Gimondi ha preparato un vademecum delle salite, in vista dell’atteso evento. Ecco le sei salite della 21a edizione, descritte dallo stesso campione di Sedrina.

Colle dei Pasta 
Una collina, niente di più, parente di una delle più facili côtes della Liegi-Bastogne-Liegi. Oltre tutto affrontata dal versante più dolce. L’approccio ideale, in vista delle salite più impegnative. Si può anche azzardare un 39×16/15. Dislivello 143 metri, lunghezza 3,4 chilometri, pendenza media 4,2%, massima 12%.

Colle Gallo
La parte iniziale subito dopo Gaverina Terme è la più impegnativa, con un paio di tornanti che sfiorano il 9 per cento. Poi fino alla cima, anche se la pendenza ha una lieve flessione, non ci sono più possibilità di recupero. Rapporti? 39×21/23. Dislivello 445 metri, lunghezza 7,5 chilometri, pendenza media 6%, pendenza massima 12%.

Selvino
Salita regolarissima, senza impennate ma anche senza un metro di falsopiano. Il segreto sta nel trovare subito la cadenza ed il giusto rapporto. Poi si può andare tranquilli sino alla cima, perché la salita non richiede variazioni di ritmo. E’ fondamentale non forzare: si corre il rischio di pagare alla distanza. Il 39×19/20 può essere sufficiente. Grandi panorami e 19 tornanti. Dislivello 661 metri, lunghezza 12,2 chilometri, pendenza media 5,1%, pendenza massima 10,0%.

Costa di Olda (Val Taleggio) – Forcella di Bura, percorsi medio e lungo
Salita di terza categoria, abbordabile, ma che in vista delle ultime due scalate merita di essere affrontata a “tavoletta”. Si possono spingere rapporti lunghi perché la pendenza supera raramente il 6 per cento. Attenzione però a non farsi trarre in inganno perché dopo Olda, percorso un tratto in discesa di un paio di chilometri, la strada torna a salire per altri 8 chilometri sino al Valico di Val Taleggio, più noto come Forcella di Bura. Le pendenze sono modeste ma c’è un tratto al 6/7 per cento all’ingresso di Costa d’Olda. Sino a Olda si può spingere il 39×16. Dislivello totale 613 metri, lunghezza complessiva 20,4 chilometri, pendenza media 4,5%, pendenza massima 10,0%.

Forcella di Berbenno (solo percorso lungo)
Due brevi gradini ma con pendenze non trascurabili, intramezzati dal falsopiano di Laxolo. Mentre i primi due chilometri hanno una pendenza del 6,1 per cento, ma con punte dell’8 per cento, gli ultimi due sono più ripidi (media del 7% e passaggi del 9%). Prima di scendere nell’abitato, attraverso cui si raggiunge la Valle Imagna, la salita culmina ai 708 metri della Forcella. Rapporti consigliati 39×18/17. Dislivello 257 metri, lunghezza 6,4 chilometri, pendenza media 4%, pendenza massima 12%.

Costa Valle Imagna (solo percorso lungo)
Posta a fine percorso, quando la stanchezza affiora, può rilevarsi un osso duro, anche se le pendenze non sono proibitive. I tratti più impegnativi si trovano prima di Valsecca e negli ultimi tre chilometri, ma le punte restano sempre sotto il 10 per cento. Dopo 130 chilometri può essere necessario inserire un paio di denti in più, arrivando anche la 39×24. Dislivello 599 metri, lunghezza 9 chilometri, pendenza media 6,7%, pendenza massima 12%.

Come iscriversi alla Granfondo Gimondi-Bianchi 2017
Tutti gli appassionati che non l’abbiano ancora fatto possono iscriversi alla 21a edizione compilando l’apposito form online sul sito ufficiale della manifestazione www.felicegimondi.it, oppure presso gli uffici organizzativi di G.M.S. in Via G. Da Campione, 24/c – 24124 Bergamo (tel. +39 035.211721 – fax + 39 035.4227971).

Bergamo, 22 Marzo 2017

 

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