GRANDE MOSTRA SUL MITO DI AGOSTINI

GiacomoAgostiniin Sella MV Augusta

Bergamo, 25 maggio 2016 – Un anniversario da campioni. La Forni Industriali Bendotti di Costa Volpino è pronta a festeggiare i suoi primi 100 anni in compagnia di fuori classe del talento. Primo tra tutti: Giacomo Agostini, il mito delle due ruote, grande amico della famiglia Bendotti e protagonista di due straordinari appuntamenti: la mostra «Giacomo Agostini. L’età dell’Oro», in programma all’Accademia Tadini di Lovere dal 2 giugno al 3 luglio 2016, e l’installazione «Del valoroso e del suo destriero» realizzata dall’architetto Mauro Piantelli, che sarà inaugurata a Lovere, in piazza XIII Martiri, il prossimo 2 giugno.

 

«100 anni sono una grande emozione, vuol dire aver dato corso a un sogno, quello del nostro bisnonno Evaristo e del nostro nonno Giulio, che desideravano costruire una grande impresa basata su impegno, onestà, lungimiranza e spirito di comunità. Nonno Giulio diceva ai nostri genitori e dunque a noi che voleva “riscaldare il futuro”, una frase che portiamo in giro per il mondo per far capire a tutti cosa è il “metodo Bendotti”. Anche e soprattutto oggi, impegnati come siamo nella ricerca di soluzioni al passo di questi nostri tempi, così impegnativi e nello stesso tempo avvincenti» – ha dichiarato Margherita Bendotti.

 

«Giacomo Agostini è un amico, un grande campione per noi e per tutti. È l’immagine della passione, della tenacia, della genialità del fuoriclasse, dell’uomo che nonostante il mutare dei tempi, rimane sempre il numero 1. Non potevamo fare scelta migliore per celebrare i nostri 100 anni di attività, una data importante che abbiamo deciso di onorare con un inno alla passione e ai talenti: perché è questa l’unica chiave per riuscire a fare le cose bene. Sempre e in qualsiasi ambito» – ha aggiunto Michele Bendotti.

 

«La Forni Bendotti è sempre stata un’impresa storica della nostra provincia, il suo percorso, tenace e appassionato, è d’esempio ancora oggi per tanti giovani che scelgono di avviare una propria impresa. Dimostrazione di come il talento, la caparbietà, la fatica, siano le leve migliori per costruire un’impresa solida e successo. Anche di fronte alle difficoltà. Perché “ieri” non era più facile di “oggi”, soprattutto se ”ieri” era all’ombra della Grande Guerra. Ricordiamoci che il primo forno è stato disegnato nel 1916. Il 1916. Da allora, con l’impegno di quattro generazioni, Bendotti è cresciuta ed è oggi riconosciuta come leader del settore, con oltre trecentocinquanta forni distribuiti in quaranta Paesi» -ha commentato il direttore di Confindustria Bergamo, Guido Venturini, che nella sede di via Camozzi ha ospitato la presentazione delle iniziative.

 

Ma passione e talento sono stati ingredienti fondamentali anche per Giacomo Agostini, detentore di 15 titoli mondiali, vincitore di 123 Gran Premi con il podio in 163 delle 190 gare disputate. Nella classe 500 ha ottenuto 8 titoli mondiali con 68 vittorie nei GP e nella “350″ 7 mondiali e 54 vittorie nei GP. Ma il suo palmarès si è fregiato anche di 20 titoli nazionali e di un totale di 311 vittorie in gare ufficiali, vincendo nel 1968, nel 1969 e nel 1970 tutte le gare delle classi 500 e 350 nel motomondiale, diventando il pilota vincitore di più gare iridate (19) in uno stesso anno (1970). E gli oggetti che lo hanno accompagnato in questo percorso, saranno protagonisti nella mostra «Giacomo Agostini. L’età dell’Oro». «La famiglia Bendotti: mi ha fatto un grandissimo regalo. Vedere questi cimeli in fila uno dopo l’altro è emozionante e anche un po’ malinconico: mi mancano le gare! Mi manca l’odore degli pneumatici sull’asfalto, il cuore che batte prima della partenza, infilare la curva per un sorpasso inaspettato per tutti e certe volte anche per me. Oggi il motociclismo è molto diverso da un tempo, ma altrettanto bello» – ha commentato Giacomo Agostini, ricordando la prima tuta, accompagnata dal primo casco, la prima medaglia d’oro del primo mondiale, e meno nota, ma altrettanto speciale, l’agendina in cui segnava i punti più importanti di ogni pista che doveva affrontare.

 

A lui, inoltre, è dedicata l’installazione temporanea «Del valoroso e del suo destriero», nata dalla genialità dell’architetto Mauro Piantelli (De8 architetti). «Seppur temporanea l’installazione “Del valoroso e del suo destriero” cerca un dialogo con la piazza in cui è ospitata. Una piazza che ricorda e celebra i valorosi loveresi, quale è appunto Giacomo Agostini. Dell’eroe viene mostrato il destriero, tentando di renderne una percezione dinamica, che rende anche la riflessione della piazza, del cielo, degli alberi, dei passanti, parte stessa dell’installazione. Parla di un tempo eroico del motociclismo, un tempo in cui l’amicizia di Giacomo Agostini e i due fratelli Bendotti, Tino e Tita, ha portato il nome del borgo alla scala globale» – ha spiegato l’architetto.

«Un’installazione simile è un grande dono per la nostra città. I più giovani non hanno avuto modo di tifare Agostini ma sanno perfettamente chi è e che valore ha per Lovere. Lo stesso accade con i forni Bendotti, sono a loro modo un’istituzione cittadina, e creano essi stessi un senso di comunità» – ha commentato il Sindaco di Lovere, Giovanni Guizzetti.

 

Mentre a Costa Volpino, direttamente nei Capannoni Bendotti, il prossimo 24 giugno ci sarà una sorpresa altrettanto straordinaria, sempre con protagonista il talento, quello del pianista Stefano Bollani che si esibirà in un concerto che interpreterà i 100 anni della Forni Bendotti attraversando ogni decennio con un brano della canzone italiana. Sfondo speciale del concerto: un forno a carro da 100 tonnellate rigorosamente firmato Bendotti. «Siamo felicissimi: il concerto fa onore alla famiglia Bendotti, è la dimostrazione di come e quanto tengano in considerazione le persone del territorio. È molto bello da parte loro. E noi non possiamo che apprezzare e sperare che questo esempio venga seguito da molti altri imprenditori» – sottolinea il sindaco di Costa Volpino, Mauro Bonomelli.

Concerto a ingresso libero su prenotazione obbligatoria sul sito www.bendotti.it oppure presso Palazzo Tadini di Lovere a partire dal 2 giugno 2016.

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