La grande rassegna belga ha registrato in tre giorni l’affluenza-record di oltre 50.000 spettatori paganti. Un successo eclatante in un paese che è l’autentico Eden della bicicletta e dove la
passione per questo sport ed i suoi protagonisti è davvero ineguagliabile.
La Granfondo Felice Gimondi-Bianchi ha gestito un proprio stand nei tre giorni della manifestazione per promuovere
l’evento tra gli sportivi dell’area Benelux ed anche tra i molti arrivati dalla vicina Francia. “E’ stata un’esperienza molto
interessante – spiega Giuseppe Manenti, organizzatore della Granfondo – di cui raccoglieremo i frutti a medio e breve
termine. Rendere la nostra Granfondo sempre più internazionale è uno degli obbiettivi più importanti, e l’occasione dell’edizione di quest’anno e del
cinquantenario della vittoria di Felice al Tour de France era l’occasione giusta per proporci con forza su questo mercato così importante, tra l’altro favoriti
dagli ottimi collegamenti aerei low-cost con l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio”.
Gimondi domenica è stato anche protagonista di una lunga intervista aperta al pubblico nella quale ha raccontato tanti episodi della sua
vita sportiva e personale, oltre a spiegare nei dettagli le caratteristiche della “sua” Granfondo. “Tornare da queste parti
è sempre un’esperienza emozionante per me – ha detto Felice – in Belgio e in Francia ho vissuto tanti momenti straordinari. Arrivando dall’aeroporto, quando ho letto il cartello dell’uscita
per Roubaix, ho sentito un tuffo al cuore…”
Gli sportivi hanno tributato al grande campione un’incredibile dimostrazione d’affetto: “Dopo le emozioni che Felice mi ha regalato da
campione – ha detto Richard, un tifoso – adesso voglio coronare il sogno di venire alla Granfondo per pedalare al suo fianco…”