Fabio Marcassoli ed Erica Villa. Una storia che merita di essere raccontata. Lei, Erica Villa, è una ragazza di Treviolo, scrittrice (“Leggimi dentro” e “Vita da Sghirbia”, editi da Silele), affetta da una patologìa che le impedisce l’uso delle gambe, lui, Fabio Marcassoli è uno sportivo del ring, molto conosciuto negli ambienti della Kickboxing per i suoi numerosi successi nazionali ed internazionali.
Due vite apparentemente molto diverse, ma, si sa, il destino ha le sue linee e quando una cosa deve essere…deve essere.
I due si conoscono in una circostanza molto triste. Il funerale di un ragazzo che a soli 20 anni è morto per una malattia. Gianluca Plebani.
Questo giovane di Telgate , dopo aver conosciuto Marcassoli in una cena di una palestra, quando aveva 15 anni, si è subito appassionato alla carriera di kickboxer di Fabio e ne è divenuto un piccolo fan, al punto da seguirlo con la famiglia in ogni incontro disputato, a cui ha potuto assistere.
La malattia è stata però implacabile e il triste giorno è arrivato. Alla cerimonia erano presenti sia Fabio che Erica in quanto amici del ragazzo.
Erica è una scrittrice attenta alle cose, Fabio è un atleta sensibile, e da subito nasce una nuova amicizia.
Nei periodi sucessivi la comunicazione tra i due si fa più intensa. Tanti temi. Ma c’è un sogno… .
Erica confessa a Fabio che uno dei suoi grandi sogni sarebbe quello di correre. Si. Di correre in una Maratona.
Fabio è uno che sa cogliere il gusto dell’impresa, dell’avventura, della gara. E, come quando si prepara per salire sul ring, allo stesso modo raccoglie con grinta questa sfida.
“La facciamo insieme questa corsa”, così infatti risponde ad Erica, appena sentito del suo sogno.
E allora scatta qualcosa. Un grande progetto.
L’idea di Fabio è quella di spingere la carrozzina alla Mezza di Bergamo (mezza maratona), e allora la cosa prende corpo.
L’idea piace. Tanto. E’ coinvolgente.
Il padre del ragazzo tristemente scomparso, di cui sopra, Plebani, animato da questa intenzione di Marcassoli e Villa , si unisce all’impresa e, con le proprie mani, vista la sua abilità nell’utilizzare l’acciaio, costruisce una carrozzina “speciale”, adatta alla gara.
Ci lavora nei minimi dettagli e, qualche giorno prima della competizione, è pronta.
Era venerdì.
Domenica scorsa Fabio ed Erica hanno preso il via alla 10 chilometri, una delle gare in programma nella manifestazione bergamasca. Fabio ha messo le mani sulla sbarra, ha iniziato a correre e alla fine ce l’hanno fatta. Missione compiuta.
“E’ stata un’emozione stupenda…indescrivibile. La felicità di Erica, la gente che si emozionava a vederci, e quel traguardo si avvicinava e poi, alla fine, è arrivato. Non posso che ringraziare lo sport per come sa veicolare certi sentimenti. E ringrazio lei. Erica. Una persona meravigliosa che mi ha fatto capire cose importanti. Io amo lo sport da sempre, e questa è certamente una delle mie più grandi vittorie. Mi ha riempito. Mi sono sentito bene. Tanto”
Questa la bella storia di Fabio ed Erica. Due sportivi. Due cuori. Un’amicizia. Una vittoria vera.
E tutto questo dopo essersi conosciuti ad un triste funerale.
Per fortuna. Ogni tanto. La vita è anche questo.
Bravi!
servizio a cura di Luca Limoli RIPRODUZIONE RISERVATA COPYRIGHT BERGAMOSPORTNEWS.COM