BRUNO ZANCHI CAMPIONE DI DOWNHILL BERGAMASCO COMMENTA L’IMMINENTE WORLD CUP E LE IMPRESE DI YURI GIUPPONI

“L’estate sta finendo…” , cantavano i famosi Righeira. Ma anche Chris Rea cantava : “Waiting for the Summer”. E poi ci sono quelli per cui le “estati” sportive non passano mai. Bruno Zanchi, uno dei pionieri di talento della Downhill, vinse il Mondiale nel 1991, e nel 1997 Mondiale ed Europeo, oltre ad una prestigiosissima vittoria nella Word Cup in Svezia.

Insomma Zanchi è certamente uno che di Downhill ne sa qualcosina… .

Quest’anno in Trentino, Val di Sole, ci sarà l’unica prova italiana della World Cup 2017 sul tracciato di Commezzadura. Come valuta Bruno Zanchi questa gara?:

“E’ di certo una prova molto interessante. E’ una pista molto temuta, perché è difficile tecnicamente. C’è un terreno morbido, che va interpretato nel modo giusto. Ma proprio per questo è una prova avvincente. Io ho gareggiato lì anni fa e la fortuna non è stata dalla mia… . Mi sono rotto un legamento crociato…e, ovviamente, ricordo bene il tracciato… . Ma questo è un episodio della mia carriera personale, e può accadere ovunque, quando si va al massimo. In ogni caso la pista e l’organizzazione sono al top e sarà un grande spettacolo.”.

Chi vedi come favorito?:

“I nomi di prestigio sono presenti, e sarà certamente battaglia. Ma credo che lo statunitense Aaron Gwin sia quello con più possibilità di vincere”.

E tra gli italiani?:

“In questo momento Colombo e Rebelli mi sembrano in gran forma, e possono fare bene”.

Tra i bergamaschi invece ?:

“Nella Under 18 c’è Mirko Manazzale, bergamasco, che è un biker in grande evidenza…”.

E tu invece? come procede la tua attività sportiva?:

“Sempre molto impegnato, perché amo profondamente questa attività. In Italia gareggio ancora per la Classifica Assoluta. A livello internazionale gareggio in quella che negli altri sport è conosciuta come categoria “Master”. Non faccio più Dowhill ma mi occupo principalmente di “Superenduro”, sempre velocità in discesa, ma con un tracciato più lungo e caratteristiche diverse. Poi sono Team Manager della mia squadra dove sono atleta e coach. Il Team CPZ AIROH ION SANTACRUZ.  In squadra abbiamo un ragazzo, Lorenzo Suding, Campione Italiano Assoluto. Faccio parte poi di “Gravitalia” , Circuito Nazionale degli specialisti di Downhill.”

(foto Team “Testa,Cuore, Gambe”)

Una domanda… . Per questo reportage sulla tappa italiana della World Cup, Bergamosportnews si avvarrà della collaborazione di un grande ciclista che, guarda caso, è di Zogno come te… . Si chiama Yuri Giupponi ed è salito alla ribalta delle cronache per le sue imprese di “no-stop biking”. Pochi mesi fa si è fatto tutta L’Italia tutta d’un fiato. Lo conosci? Cosa pensi di lui:

“Ovviamente lo conosco e ho seguito con passione le sue straordinarie traversate ciclistiche. Penso che lui faccia cose ancora più estreme delle mie. E’ tosto. E’ un atleta di grandissimo talento e ha una potenzialità incredibile. Mi sento di complimentarmi con lui. E da sportivo mi piacerebbe una cosa… . Vederlo competere in gara. Anche nelle nostre. Ha doti molto versatili e con la bici potrebbe fare di tutto. Io lo capisco. Per lui è una sfida con sé stesso. E, in fondo, per ogni ciclista è un po’ così… . Ma io credo anche nell’agonismo come pratica costruttiva, e penso che Yuri sia uno che potrebbe dire la sua certamente… . E’ forte il ragazzo… .”

Salutiamo Bruno Zanchi che è sempre impegnatissimo nella sua attività di biker al 100% e a 360° e lo risentiremo dopo questa attesissima, scintillante ed avvincente World Cup 2017, per un commento finale… .

 

CHI VINCERÀ LA COPPA DEL MONDO DOWNHILL: TUTTI I FAVORITI PER LE FINALI MONDIALI IN VAL DI SOLE BIKELAND

 

Le gare di discesa in programma sabato 26 agosto saranno decisive per l’assegnazione del titolo, infatti sia in campo maschile sia in quello femminile le sorti non sono ancora decise con la lunga stagione di gare che attende una conclusione drammatica sullo sfidante tracciato di Commezzadura, in Val di Sole.

 

Picchi infiniti di adrenalina sono attesi a Commezzadura per le finali di World Cup DH in cui i grandi protagonisti della disciplina si daranno battaglia su una delle piste più iconiche e apprezzate del panorama mondiale, la Black Snake.

In campo Elite Women, nel 2017 si è assistito a una stagione caratterizzata dai colpi di scena e da un’incertezza generale. Infatti, l’infortunio della campionessa britannica Rachel Atherton, vincitrice di Mondiale e Coppa del Mondo 2016 e autrice di un record di vittorie consecutive difficilmente battibile, alla tappa di Fort William l’ha messa presto fuori dai giochi. Ha saltato il round seguente di Leogang accelerando il recupero per tornare in gara, con risultati altalenanti: quarta a Vallnord, seconda a Lenzerheide, e quinta alla penultima tappa di Mont-Sainte Anne. Così ha lasciato campo libero alle sue avversarie, che finalmente hanno potuto lottare per la vittoria, di tappa e della generale di Coppa. Le prime atlete in classifica sono separate da soli 146 punti, così le finali di World Cup DH della Val di Sole assumono ancora più importanza diventando decisive per la conquista del titolo. La francese Myriam Nicole guida con 1.190 punti avendo sfruttato nel migliore dei modi l’assenza di Rachel Atherton: è sempre finita sul podio, con due vittorie, altrettanti secondi posti, e una terza posizione. Non bisogna sottovalutare l’australiana Tracey Hannah, attualmente seconda a 110 punti dalla vetta, ma soprattutto la britannica Tahnée Seagrave, vincitrice di due gare tra cui l’ultimo round sulla sfidante pista canadese di Mont-Sainte Anne. Ma non bisogna dimenticare che la Atherton vuole chiudere nel migliore dei modi una stagione finora deludente, correndo su una pista che l’ha vista trionfare più volte, e dove si è laureata Campionessa del Mondo per due volte (2008 e 2016). La speranza italiana è rappresentata dall’atleta trentina Eleonora Farina, la cui stagione in crescendo potrebbe chiudersi con un ingresso nella top 5 proprio nel round di casa.

Tra gli Elite Men, i giochi sono ancora più aperti. Infatti, i primi tre in classifica generale sono separati da soli 77! Questa è stata finora una stagione apertissima, con clamorose uscite di scena causate da guasti meccanici o cadute. Non bisogna dimenticare anche il tema tecnico che ha raccolto l’attenzione di addetti ai lavori e appassionati durante le prime gare: l’introduzione delle ruote da 29” da parte del team Santa Cruz Syndicate e la sperimentazione di altre squadre rivali.

L’eterno sudafricano Greg Minnaar, uno degli atleti più vincenti nella storia della downhill, guida attualmente con 932 punti, frutto di ottimi risultati alternati a gare deludenti, come l’apertura a Lourdes e l’ultima tappa a Mont-Sainte Anne (rispettivamente 42° e squalificato). Le due vittorie nel Regno Unito e in Svizzera, unite al 3° posto in Austria e al 2° ad Andorra gli permettono di godere di vantaggio risicato – soli 33 punti – sul secondo in classifica, l’agguerritissimo Aaron Gwin. Lo statunitense ha mostrato di che pasta è fatto in

Canada, vincendo sotto il diluvio, oltre ad avere il dente avvelenato per la mancata vittoria a Lenzerheide, persa per un guasto meccanico nel finale quando aveva fatto sempre segnare i migliori intertempi. Il terzo incomodo è l’australiano Troy Brosnan, che dopo il cambio di bici e team ha condotto una stagione regolare, finendo sempre a podio – a parte la tappa iniziale di Lourdes – e vincendo a Vallnord. La vera incognita è il britannico Danny Hart, uno dei discesisti più spettacolari del circuito, capace sempre di stupire, come l’anno scorso in Val di Sole quando si è laureato Campione del Mondo. Pur essendo ormai tagliato fuori dalla generale di Coppa, sta finendo in crescendo la stagione e la Black Snake è da sempre tra le sue piste favorite.

Tra gli Junior, in campo maschile il canadese Finnley Iles arriva in Val di Sole con la Coppa in tasca puntando in un risultato prestigioso su un tracciato che l’ha già visto laurearsi Campione del Mondo nel 2016. Tra le ragazze la situazione è analoga con la francese Melanie Chappaz vincitrice della World Cup DH Junior ma in cerca del riscatto dopo il risultato deludente ai Mondiali dello scorso anno quando fu la bolzanina Alessia Missiaggia a vincere a sorpresa.

 

 

 

 

 

 

 

Luca Limoli

 

 

 

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