Oltre alla cantante Annalisa Minetti alla ricerca del minimo nei 1500 metri, in pista sul rettilineo dei 100 metri grande sarà la voglia di esserci di Giusy Versace, amputata bilaterale dopo un incidente automobilistico del 2005. Giuseppina porta un cognome importante, il padre Alfredo è il cugino dei fratelli Gianni, Donatella e Santo, ma in pista come nella vita per tutti è Giusy e tra le corsie i titoli familiari non servono, conta solo quanta voglia hai di vincere e la 34enne calabrese ne ha da vendere.
Aspetto mediterraneo, statura media e un sorriso che non ha confini: “Ho incominciato due anni fa, avevo voglia di fare sport ed ho così iniziato a correre. Non pensavo di competere, ma poi ho voluto farlo per scommessa e per smentire le tante persone che hanno cercato di scoraggiarmi. Dicevano che sarei caduta, che non ce l’avrei mai fatta. Ma io sono cocciuta e così è iniziata la mia sfida contro tutti e tutto. Ho dimostrato di potercela fare. Nessuno mai dovrebbe scoraggiare qualcuno a fare sport, di qualsiasi livello, anche se non sono in palio titoli o medaglie – afferma una determinata Giusy – Vivo a Milano da 14 anni e mi alleno vicino ad Assago, lavoro permettendo diverse volte la settimana vado Vigevano dove c’è il mio allenatore Andrea Giannini che ha lavorato per anni con Oscar Pistorius”.
“Voglio rappresentare la mia terra, la Calabria, e lì ho voluto fare la mia prima gara”. Non è più una neofita dell’atletica, nel suo palmares tante gare ed anche due titoli italiani dei 100 metri: ad Imola nel 2010 con 19”93 e a Padova nel luglio di quest’anno con 16”60: “Sto migliorando molto, in Germania poi ho fatto anche il primato personale 16”18 che è anche il nuovo record europeo. Domenica alla Notturna nella magica pista dell’Arena spero di fare il mio nuovo record. E’ il mio debutto in uno stadio così importante, speriamo che l’emozione non mi tradisca”.
La Notturna sarà un palcoscenico dove imparare a gestire le emozioni, l’anno prossimo ci saranno le Paralimpiadi di Londra: “Ho già confermato più volte il minimo A per partecipare nei 100 metri, voglio però raddoppiare e fare anche i 200. Sarà un inverno di dura preparazione perché in primavera voglio fare il minimo anche sui 200 metri”.
Impossibile fermare Giusy a parlare, il suo entusiasmo è ammaliante: “Al di là della vittoria che spero arrivi domenica, è un piacere che i disabili possano avere una grande visibilità, per questo devo ringraziare gli organizzatori della Notturna. E’ importante che passi il messaggio che nello sport non ci sono differenze, che tutti soffriamo in allenamento e che tutti, noi e i normodotati, mettiamo lo stesso impegno fisico. Speriamo di trasferire la bellezza dello sport, l’energia positiva che si respira in pista, che questo possa servire a tanti ragazzi per reagire e iniziare a fare sport. Il mio desiderio è che in futuro si possano fare gare miste tra disabili e normodotati, il messaggio sarebbe così ancora più forte”.
“Ieri ho conosciuto Antonietta Di Martino in occasione del premio ‘Atletica Candido Cannavò’ che le è stato consegnato. E una donna che emana serenità, energia e determinazione solo a guardarla. E’ un monumento dello sport italiano. Ci siamo dati aappuntamento in pista” ci tiene a far sapere Giusy. Antonietta ha vinto una medaglia di bronzo mondiale, salterà alla Notturna per battere la Chicherova, ma alle 18.20 sarà il momento solo per Giusy, solare ed inarrestabile atleta.