VICENZA-ALBINOLEFFE 1-0

Leggi articolo e tabellino del gentile giornalista vicentino Mario Dall’Angelo, che ha fornito a Bergamosportnews la cronaca dal campo di Vicenza.

VICENZA (4-4-2) Frison 6.5; Minieri 6, Martinelli 6, Schiavi 6, Giani 6; Di Matteo 6.5 (25′ s.t. Gavazzi 5.5), Soligo 6, Botta 6.5, Oliveira 6.5; Abbruscato 6 (43′ s.t. Rossi s.v.), Alemao 5 (1′ s.t. Baclet, 5). A disposizione Russo, Tonucci, Minesso, Tulli. All. Maran 6.

ALBINOLEFFE (4-4-1-1) Tomasig 6; Garlini sv (3′ p.t. Piccinni, 6), Sala 5.5, Luoni 6, Zenoni 6 (45′ s.t. Taugourdeau, sv); Girasole 5.5, Hetemaj 5, Geroni 5.5 (1′ s.t. Momentè, 6), Regonesi 6; Bombardini 5; Torri 5.5. A disposizione Layeni, Serafini, Cia, Cissè. All. Mondonico 5.ARBITRO: Ostinelli 6 RETI: Abbruscato 12′ pt

NOTE: ammoniti Martinelli, Schiavi, Hetemaj, Geroni, Bombardini, Piccinni, Momentè. Espulso Hetemaj per doppia ammonizione. Angoli 8 a 4 per il Vicenza. Recuperi: p.t. 3′, s.t. 4′. Spettatori 5.044.

VICENZA – L’Albinoleffe veniva da una tradizione favorevole nei confronti del Vicenza – con 5 vittorie a 4 – e addirittura da grande al Menti: vittorie negli ultimi due campionati, imbattuto dal 2005. Mondonico, che voleva proseguire la miniserie positiva, temeva l’attacco di Maran e le assenze nella sua squadra. Che sarebbe stato difficile per gli orobici compiere un’altra impresa allo stadio Menti è apparso evidente fin dalle prime battute. Al 3′ il capitano Garlini è dovuto uscire in barella per infortunio, dopo uno scontro con Alemao, ed è stato sostituito da Piccinni.

E già al 12′, al secondo vero tentativo dei biancorossi, Tomasig doveva capitolare per una plastica rovesciata in area di Abbruscato, la cui conclusione è però stata trasformata in un pallonetto imparabile da una deviazione di Sala. In svantaggio e con un cambio effettuato nei primi minuti, Mondonico ha cercato di alzare il baricentro della sua squadra, complice anche l’atteggiamento prudente del Vicenza, che preferiva attendere gli avversari per tentare di ripartire. Già al 13′ un sinistro di Torri in buona posizione in area è uscito piuttosto largo. Ma l’Albinoleffe non è più riuscito a creare situazioni pericolose nell’area berica fino al 27′, quando Regonesi è caduto in area, dopo un contatto con Di Matteo, invocando il rigore.

È stato il primo episodio contestato dagli orobici, che anche al 36′ hanno chiesto il penalty per una caduta in area di Geroni. Ottima occasione per il pareggio sul destro di Girasole al 45′, ma il tiro veniva deviato in angolo. Nel secondo tempo Mondonico giocava subito la carta Momentè, che apportava un po’ di vivacità alla manovra di attacco, costringendo Frison a un’ottima deviazione in angolo su destro da fuori al 9′.

Due minuti dopo, contatto in area di rigore del Vicenza con Momentè a terra che chiedeva il rigore. Ostinelli lasciava proseguire e Mondonico da bordo campo faceva platealmente segno che era il terzo rigore non dato alla sua squadra. Verso la mezz’ora della ripresa la situazione disciplinare dell’Albinoleffe precipitava. L’arbitro ammoniva per proteste Bombardini. Mondonico applaudiva ironicamente, gesto notato dal quarto uomo che richiamava l’attenzione dell’arbitro. Inevitabile l’espulsione dell’allenatore dei celesti. Subito dopo Hetemaj, già ammonito, riceveva il secondo cartellino giallo e doveva raggiungere il mister negli spogliatoi. In inferiorità numerica e senza la sua guida tecnica l’Albinoleffe non riusciva più a impensiere seriamente i biancorossi se non al 40′, quando Torri in piena area impegnava seriamente Frison.

Al 41′ anche Abbruscato cadeva in area e chiedeva il rigore. Ostinelli, forse seguendo in tutte le situazioni sospette la nota indicazione del designatore Braschi di non assegnare i “rigorini”, faceva proseguire ancora. Al 46′ Baclet, fino a qual momento indisponente, impegnava Tomasig in una respinta in angolo con un destro dal limite dell’area. Ultima emozione di una gara in cui i celesti, al di là delle recriminazioni nei confronti dell’operato arbitrale, hanno fatto troppo poco per poter battere Frison e si sono lasciati prendere da un nervosismo eccessivo.

Mario Dall’Angelo

 

 

 

 

 

 

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