KICKBOXING: MILANI E MILANI. BUON SANGUE NON MENTE

Matteo Milani, l'8 marzo scorso ha vinto la Coppa Italia di Kickboxing nella specialita del semicontact. Suo padre Federico Milani è stato uno dei leggendari campioni bergamaschi di questo sport, oltre ad essere Maestro e D.T. della Nazionale Italiana della FIKB. Anche Matteo fa parte della Nazionale Cadetti e ha partecipato ai recenti Mondiali di Napoli. La loro società sportiva è la Yamato Damashii di Bergamo, che ha sede nelle Palestre Sportpiù e nel Centro Sportivo di Seriate.

Matteo Milani ha cominciato a cimentarsi nelle arti marziali con il Karate, disciplina di cui suo padre Federico è stato Campione del Mondo. Poi, a 13 anni ha deciso di passare alla Kickboxing, dove il papà ha vinto un Campionato Europeo e svariati Titoli Nazionali, oltre ad un secondo posto ai Mondiali e un quarto posto al prestigioso Torneo delle Isole Bermude del 1988 dove Federico riuscì perfino a battere un allievo del celebre attore americano Chuck Norris.

Non è facile reggere il peso di una paternità così importante,  Matteo però ha le idee chiare:

"Mio padre è sicuramente per me un modello. Ma non solo. Mi sa dare ottimi consigli e amo allenarmi con lui. Quando combattiamo in palestra è un avversario come un altro. Anzi,  mi sento stimolato a dare il massimo. Anche se è mio padre, quando siamo in palestra siamo due atleti."

Federico è un modello da eguagliare?:

"Si. E se riesco anche da superare…"

La Coppa Italia è una gara importante. Cosa rappresenta?:

"Spero sia il punto di partenza per una carriera fortunata. Mi piace questo sport perchè mi diverto, lego con il gruppo e vivo un ambiente che sento mio. Voglio crescere e sogno il Titolo Mondiale."

Papà Federico non nega l'emozione che scaturisce dentro di lui quando vede suo figlio combattere come faceva lui. E' una cosa forte, ma non vuole che il figlio senta questa cosa come un peso:

"E' una splendida esperienza. Io ho fatto un percorso e Matteo farà il suo. Sono soddisfatto perchè lui rappresenta la continuazione del lavoro portato avanti da suo padre. Ora si cammina insieme, ma la cosa che mi interessa di più è che il suo impegno possa diventare un modello per gli altri. Un esempio per i giovani come lui. Le cose più importanti dello sport sono le regole e il rispetto verso gli altri."

Matteo Milani ha compiuto 14 anni proprio il giorno in cui è stata realizzata questa intervista. E aggiunge:

"Quando sono in gara la mia preoccupazione più grande è quella di non deludere. Mi sento la responsabilità di una missione da compiere e voglio centrare l'obiettivo."

Matteo è giovanissimo, ma i suoi occhi rivelano una ferma determinazione e, visto che si tratta del suo compleanno, Bergamosportnews.it gli fa tantissimi auguri. Uno però in particolare:

Quello di poter essere…il Milani di Domani.

 

 

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