COME NEL RUGBY ECCO LA META DI LARA MAGONI. UN C.O.N.I. PER TUTTI.

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E’ fresca fresca la notizia… . Lara Magoni è il nuovo Delegato del Coni di Bergamo(quello che una volta veniva chiamato Presidente per intenderci. E’ cambiata la denominazione, ma il ruolo è quello).

Lara Magoni è un volto molto noto nello sport orobico. Una delle “stelle” dello Sci. Ha partecipato a 5 Mondiali e 3 Olimpiadi. Ha vinto la Coppa Europa. Ha partecipato a 5 prove di Coppa del Mondo, il Trofeo più prestigioso nello Sci, e, proprio in Coppa del Mondo, negli Stati Uniti, a Vail, nel 1997, ha vinto la gara e, sempre nel 1997, il suo anno magico, è stata protagonista della grande vittoria dello Sci Italiano a livello Mondiale. In quell’anno infatti Deborah Compagnoni e Lara Magoni ottenevano un successo straordinario nel Campionato Mondiale, Deborah prima e Lara seconda.

Una carriera stupenda, che ha poi avuto continuità a livello tecnico, federale e dirigenziale. Nel 2001 entrò nel consiglio federale della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), occupandosi di relazioni pubbliche per il settore femminile dello sci alpino; nel 2005 divenne presidente della Commissione nazionale atleti del CONI e nell’aprile 2009 fu rieletta per il terzo mandato[1], terminato nell’aprile del 2013[2].

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“Quando sono arrivata nel nuovo ufficio ho provato quella sensazione che si percepisce quando inizi qualcosa di importante. Ti devi anche però ambientare un po’… . Ed ecco, da subito una bella sorpresa. Un pallone in regalo e un foglio di benvenuto sulla scrivania, ad opera degli amici del Rugby Bergamo. Il Presidente  Sergio Bellin e i suoi ragazzi, con questo gesto, mi hanno regalato il “calore” del sentirsi a casa. Il Rugby è un grande sport. Ha la sensibilità sui valori umani. E si sa… . Li ringrazio davvero”.

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C’è entusiasmo negli occhi di Lara Magoni. Ma da dove viene tutta questa forza, questa voglia di mettersi in gioco?:

“Guarda, ti racconto un po’… . Quando avevo 3 anni mio padre Luigi Magoni, già Maestro di sci, mi ha messo sugli sci di legno, e mi ha fatto capire che nella vita le cose te le conquisti con l’impegno e la determinazione. Conosceva Zeno Colò. Erano i tempi in cui si migrava in Svizzera per lavorare. Aveva però anche il senso della generosità. Purtroppo due settimane fa ci ha lasciati ed è stato un grande dolore. Ma lui mi ripeteva sempre che il vero valore dello sport è quello di sapersi rialzare, credere nei sogni e raggiungere obbiettivi. Questa attività nel Coni voglio farla per lui, per confermare e rafforzare i valori che ha comunicato a me e ai miei  fratelli…”.

L’intervista si carica di emozione… . La penna per un attimo trema. Lo sguardo di Lara è forte, ma l’emozione a parlare del papà c’è… . Poi però la determinazione della Campionessa viene fuori. La stessa che c’era in America, al “cancelletto di partenza”, prima di alzare le braccia al cielo, nella grande vittoria di Coppa del Mondo. E allora, pur con occhio lucido…Lara è decisa: “Dai, andiamo avanti…”.

 

Quali sono quindi gli intenti che intendi perseguire con questo ruolo così importante?:

“Vorrei portare avanti una politica inclusiva e propositiva. Tutti, in fondo, sono figli del Coni… . E in una famiglia i figli sono tutti uguali. Vorrei diminuire le distanze tra gli sport c.d. maggiori e quelli c.d. minori. Credo molto nello sport di base. E voglio avere una cura particolare nel settore paralimpico. E su questo punto ci tengo a fare una precisazione. A livello di atleta si tratta solo di abilità diverse. Quando vedo certe performance di questi atleti, io, che l’atleta professionista l’ho fatta, resto incantata dalla capacità e dalla determinazione di questi sportivi. Non c’è alcuna differenza con gli altri. Anzi…direi che quello che fanno loro è anche più difficile…quandi sono molto abili. Eccome.”

C’è qualcosa che temi in questa nuova avventura?

“No. Assolutamente no. Primo perché non sono sola. Sto componendo la “squadra” che mi coadiuverà nel lavoro e questo mi dà la carica. Ringrazio Oreste Perri , Presidente Regionale del Coni, ex Allenatore di Antonio Rossi, il Campione della Canoa, e l’Assessore Poli che, in autunno mi ha chiesto la disponibilità per questo incarico. Ci ho messo meno di venti secondi a dire: SI !.”.

Cosa è per te lo sport veramente?

“Lo sport è la mia vita”.

E cosa provi in cuor tuo, adesso, in questo momento così significativo della tua vita e della tua carriera?

“Mi sento…di essere tornata a casa. Lo sport, lo confermo, è stato, è e sarà sempre la mia vita”

P.s…. Sono “gasata” lo ammetto, mi sento carica e voglio dare il massimo. Appena sono arrivata una persona mi ha dato il “turbo”… . E’ Silvia Giraudo, dal 1986 qui al Coni… . Lei mi ha fatto sentire subito a casa. E allora, adesso, voglio abbellire questa casa. E’ la casa dello Sport. Come potrei non sentirmi a casa?…”

 

Luca Limoli

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