EPISODIO CURIOSO SUI CAMPI SI CALCIO

Cari Lettori.

questa settimana vorrei portare alla vostra attenzione due casi molto simpatici che evidenziano anche il lato gogliardico dello sport che, troppe volte, viene dimenticato.

Il primo fatto si è verificato nel corso della partita di campionato di Prima Divisione tra Paganese e Bassano dove il tecnico locale veniva allontanato dal campo per un provvedimento dell’arbitro emesso a seguito reiterate proteste nei confronti dei giudici di gara.

Fino qui nulla di particolare se non che il tecnico campano, anziché guadagnare la via degli spogliatoi o andare in tribuna a vedere il seguito della gara, pensava bene di nascondersi nell’ambulanza parcheggiata a bordo campo e continuare a dare indicazioni ai propri giocatori.

Il risultato è stato che l’ ”escamotage” è durato solo 4 minuti poiché il direttore di gara si è reso velocemente conto di quanto stava accadendo e, di conseguenza, fermava il gioco e provvedeva ad allontanare immediatamente il sig. Giuseppe Palombo ( questo è il nome dell’allenatore della Paganese) dal campo.

Purtroppo 4 minuti di “furbizia” sono costati 4 giornate di squalifica per un gesto che, francamente, merita di esser stigmatizzato ma senza celebrare drammi poiché la scena, di per se, è stata anche simpatica e non mi sembra che il sig. Palombo abbia tolto la vita a nessuno.

Ovviamente le regole debbono esser rispettate e chi scrive è il primo assertore di questa teoria ma è anche colui che ritiene che ogni punizione debba esser proporzionata alla trasgressione.

Pertanto, i casi sono due: o mister Palombo ha inveito pesantemente nei confronti del direttore di gara ed allora le 4 giornate sono giustificabili ma, se il problema dell’aggravio di sanzione è dettato solo dal fatto che il sig. Pino sia salito sull’autoambulanza per 4 minuti, allora, credo che la sanzione sia esagerata.

Ovviamente si tratta di una opinione personale, parlo da giurista dello sport e da uomo di campo, poiché ritengo che altri dovrebbero esser gli interventi da sanzionare ma, soprattutto, da riportare sui rapporti di gara da parte degli arbitri

Mi riferisco alle intimidazioni pre-partita di certi campi ben noti a tutti dove, troppe volte, i direttori di gara preferiscono “non vedere” oppure alle entrate killer sulle caviglie sanzionate solo con dei cartellini gialli, salvo poi esser molto permalosi ed estrarre quelli rossi solo perché qualcuno si permette di chiedere spiegazioni.

In fondo questo allenatore è stato colto con le “mani nella marmellata” commettendo una leggerezza dettata probabilmente non tanto da voler ingannare l’arbitro quanto piuttosto per l’attaccamento ai propri ragazzi e al proprio lavoro.

Non condivido, invece, quanto dichiarato dallo stesso mister Palombo sul ruolo delle donne nel calcio ovvero che non sarebbero adeguate e, pertanto, dovrebbero stare lontane da questo bellissimo gioco.

In realtà non credo che sia un problema di sesso quanto piuttosto di preparazione poiché vorrei ricordare come la scorsa estate siano “colate a picco” ben 20 società di Lega Pro i cui direttori generali e sportivi, o comunque dirigenti, non erano certo donne ma uomini.

È solo questione di cultura.

Credo che i danni maggiori siano stati commessi non tanto da uomini o donne quanto, piuttosto, da persone molto impreparate sotto il punto di vista della gestione societaria nella quale, ovviamente, non c’entra il discorso legato al sesso.

Conosco molti dirigenti e allenatori uomini che, forse, farebbero meglio ad “andare a lavorare” poiché non competenti sia a un punto di vista aziendale che tecnico al punto da esser stati protagonisti di diversi fallimenti sportivi e non solo.

Molto bello, invece è stato il gesto cui ho assistito nel corso di Lanciano- Foggia allorquando il giocatore Manuel Turchi, dopo aver segnato la rete del 3 a 2, non ha baciato né la maglia né l’anello nuziale come molti ma la mano della Presidentessa del Lanciano, sig.ra Valentina Maio, sua fidanzata.

Tutto molto bello e umano.

Questi sono i gesti della Lega Pro che meritano risalto per far parlare di questo bellissimo campionato dove ogni domenica non vi sono solo notevoli spunti tecnici ma anche situazioni simpatiche che ci permettono di sorridere e divertici per ricordare a tutti che il calcio, prima di tutto, è un gioco.

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