YURI GIUPPONI E CAI DI ZOGNO INSIEME PER CELEBRARE L’IMPRESA DEL TEAM TESTA,CUORE,GAMBE

Sabato 9 dicembre, in una una bellissima sala in Piazzale Guglielmo Marconi a Zogno, il C.A.I. di Zogno e il Team Testa,Cuore,Gambe hanno organizzato una serata per ricordare, celebrare e raccontare la recente impresa ciclistica che ha visto Yuri Giupponi protagonista  di una incredibile cavalcata  dall’Etna fino allo Stelvio in 90 ore  e con lo stretto di Messina a nuoto per un totale di quasi 1600 chilometri, a fine giugno scorso.

E’ il C.A.I. di Zogno  a presentare l’impresa “Race Across Italia from Etna o Stelvio“, in un contesto di eventi dedicati alla valorizzazione della cultura.

Ettore Ruggeri fa gli onori di casa.

Si perché qui, effettivamente, di cultura si tratta.

Quale cultura?

Quella del ciclismo e dei suoi valori innanzitutto. Poi quella dell’amicizia, dello stare insieme, del condividere un’esperienza. Ma non un’esperienza fine a sé stessa, ma con un obbiettivo ben preciso. Ambizioso. Duro. Durissimo. Ma da raggiungere.

Il Team “Testa,Cuore,Gambe” non è una squadra agonistica. E’ fondamentalmente un’idea. Quella di vivere un’ impresa a due ruote fatta di chilometri vissuti centimetro per centimetro, senza neanche il tempo di riposare. Perché tutto è lì e adesso.

“Carpe diem” dicevano i Latini. Vivi il giorno fino in fondo. Cogline l’attimo… . E così hanno fatto. Quelli del Testa,Cuore,Gambe.

Facile a dirsi. Come in tutte le cose. Ma “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.

Appunto.

E  qui c’era proprio di mezzo il mare… .Eccome. Giupponi infatti si è pure fatto lo Stretto di Messina a nuoto, per poi riprendere la bici e ripartire, macinare chilometri, chilometri, e chilometri ancora, fino alle pendici dello Stelvio.

“Non è possibile…” , “E’ matto…”, “E’ un eroe..”, “Ma perché lo fa?”, “Come fa a non dormire ?”, “Chi è questa gente?”…

Questi i commenti più diffusi e le “FAQ” più gettonate, quando qualcuno sente parlare di Yuri Giupponi e delle sue imprese.

In quel misto tra restare “basiti” e, contemporaneamente, affascinati e incuriositi… .

Intervistato “live” dalla brava giornalista, atleta e speaker Sara Taiocchi, Giupponi ha risposto alle domande con la disinvoltura e la simpatia che lo caratterizza, coadiuvato anche dai preziosi interventi dei suoi compagni.

“Ho fatto piccoli sonni di 15 minuti, poi via di nuovo in sella”

Ha mangiato una trentina di panini nelle 90 ore. Poi barrette e molti litri d’acqua”

In Calabria ho incontrato una salita che non finiva mai. E anche quando sembrava finita, cerano ancora 12 chilometri”

Spesso pedalavamo con lui, ma per capire bene come stesse. Sapevamo che ce l’avrebbe fatta anche da solo, perché da quando è partito aveva in testa una cosa sola. Arrivare”

Ci sono stati momenti di difficoltà. E lì il gruppo ha fatto la differenza.”

Per capire quanto è stata dura basta farsi cento chilometri in bici e moltiplicare il tutto per sedici…senza fermarsi. Se si ragiona così la percezione della cosa è immediata”

Lo facciamo perché ci piace. Vogliamo sempre essere positivi. Se non sono positivi non possono entrare nel team”

Impresa dopo impresa abbiamo capito come migliorare e siamo arrivati fino qui con l’esperienza, la preparazione e le motivazioni”

“La prossima impresa? Non ci abbiamo pensato. Ci stiamo godendo ancora questa…”

Questo un piccolo sunto delle risposte articolate che sono state fornite alla corposa platea.

Poi è arrivato il pezzo forte.

Il Video.

Magistralmente realizzato da Giovanni Ferrari, uno dei membri del team, è talmente bello che anche un commento appare superfluo. Quindi. Ecco qui il VIDEO (IMPERDIBILE):

 

Ospite d’eccezione il padre di Yuri Giupponi:

“Sono fiero di lui. Ho segnato, uno per uno, tutti i paesi del percorso. Anche io sono sempre andato in bicicletta, ma non ho mai spinto Yuri a fare quello che fa. E’ una cosa che viene da lui e questo mi dà un’emozione totale. E’ bello vedere i ragazzi che si impegnano per realizzare i loro sogni”.

Testa,Cuore,Gambe e C.A.I di Zogno. Un binomio vincente, quando vincere è condividere gli ideali e i valori che si hanno dentro.

Si parla spesso ultimamente del concetto di sport “OUTDOOR”…

Beh…più outdoor di così è difficile trovarne.

Si perché tutto questo, in fondo, è “tirar fuori” il meglio di sé. Lo sport unisce. La passione salda.

“This is the End? ” Si chiedeva Jim Morrison in un suo brano famoso…

Could we start again please” Scriveva Andrew Lloyd Webber nei testi di una canzone del suo celebre musical Jesus Christ Superstar

Quale sarà la canzone giusta?

Difficile dirlo…però qualche canzone c’è… .

“Friends will be friends” dei mitici Queen. Gli stessi di “We are the Champions”… .

Ah beh… allora, forse… (sempre dei Queen)

la canzone giusta è questa! :

Don’t Stop Me Now

Forza Yuri non ti fermare. Regalaci ancora altre emozioni.

 

 

servizio a cura di Luca Limoli

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